Rifugi e Bivacchi
Rifugio Cesare Benigni - sezione CAI Alta Valle Brembana
Durante i fine settimana di primavera ed autunno l'apertura si regola in base all'innevamento ed alle condizioni della neve: contattare la rifugista per le informazioni, ai numeri 340-7714820 e 338-8653719.
Accessi e tempi di percorrenza:
- dalla Val Brembana: da Cusio (localitá Sciocc) per sentiero 108 in 2 ore oppure da Ornica per il sentiero 107 in 3.30 ore.
Altra possibilità è dai Piani dell'Avaro per sentiero 109 e 101 in 2.30 ore. - dalla Valtellina: da Pescegallo per sentiero 146 in 2.30 ore; nei fine settimana di luglio e tutti i giorni in agosto si può usare la seggiovia fino al rifugio Salmurano che risparmia circa un'ora di cammino. Altra possibilità, sempre da Pescegallo, è per il sentiero 8, in 2 ore.

Rifugio Marco Balicco - sezione CAI Alta Valle Brembana
Mancava un rifugio sul sentiero 101, in quel tratto di Sentiero delle Orobie che collega il rifugio Benigni al rifugio Dordona. E la mancanza costituiva un problema serio per gli escursionisti che avevano necessità di fare sosta in zona ed erano costretti a fare tappe lunghissime, oppure a soggiornare in albergo: soluzione comoda, magari, ma non nello stile di chi fa trekking.
Da domenica 26 luglio 2015, la lacuna è colmata. Regione Lombardia, tramite il suo ente ERSAF, ha realizzato all’interno della Foresta regionale Azzaredo Casù, in comune di Mezzoldo (proprio “sopra” la casa di vacanze della diocesi Madonna delle Nevi) il rifugio dedicato a Marco Balicco, già sindaco del comune.
La richiesta di dedica è venuta dal territorio: lo stesso Comune e la sezione del CAI Alta Valle Brembana che, tramite una convenzione con ERSAF, lo ha preso in gestione.
Gestore: Luca Bettoni, telefono 3496465139.
Come si raggiunge il rifugio
Dal
rifugio Madonna delle Nevi (1336 m): si risale la valle del fiume
Brembo costeggiando il lato orografico sinistro fino a quota 1430 m
circa: da qui (segnalazioni) si piega a sinistra e si comincia a salire
nel bosco. Con percorso a tornanti si arriva alla baita Casù (1624 m) e
si continua l'ascesa fino a sbucare fuori dall'abetaia a quota 1800 m
circa. Verso destra si sale un costone erboso e si trova poi l'incrocio
con il sentiero 124A. Di seguito, attraversando i pascoli, si passa
dalla casera Azzaredo (1795 m), si toccano altre baite e si raggiunge il
rifugio (2 h)
Dalla località Fraccia (1600 m): si percorre la strada che conduce al passo di San Marco e, presso il tornante n. 9 (1600 m circa - segnalazioni), si stacca sulla destra il sentiero per il bivacco e il rifugio. Il primo tratto è abbastanza pianeggiante e alterna tratti nel bosco e nei prati, fino a superare un torrente. Con percorso a tornanti si guadagna quota fino ad incrociare il sentiero 124 che si segue fino al rifugio (1 h 15’)
Sul sentiero 101: dal passo San Marco (1992 m) si scende sul versante valtellinese lungo la carrozzabile per circa 150 m. Si segue il sentiero che si stacca sulla destra fino alla stretta Bocchetta d'Orta. Da questa, il sentiero lascia la cresta per discendere un breve canalino erboso, ritornando così sul versante bergamasco. Il sentiero, con alcuni saliscendi, attraversa la conca erbosa fino al passo della Porta (2023 m) da cui si prosegue in falsopiano sino al Bivacco Zamboni (1955 m), posto poche decine di metri sopra il nuovo rifugio (2 h)
Proveniendo dal lato opposto, si parte dalla baita Camoscio di San Simone (1781 m) e si sale alla Forcella Rossa (2055 m). Da qui si cala al cascinetto dei Siltri (1973 m) e al laghetto di Cavizzola, da cui si risale al bivacco Zamboni (2 h).

Bivacco Alberto Zamboni - sezione CAI Alta Valle Brembana